NEWS

L’INFLUENZA DELLO STRESS CORRELATO NELLE FORZE ARMATE

MOTIVAZIONE INTERNA O ESTERNA?

 

Le Forze dell’Ordine e le Forze Armate sono una professione d’aiuto, pertanto la motivazione che anima coloro che svolgono questo tipo di professioni è, per la maggior parte delle volte, interna. Chi svolge una professione d’aiuto è supportato nella sua scelta da una forte motivazione professionale, che ha alla base il bisogno psicologico interno e i ragionamenti fatti sui benefici e i costi collegati a tale scelta lavorativa. La motivazione professionale supporta ogni giorno l’individuo nella sua professione.

Chi sceglie di lavorare nelle Forze dell’Ordine e nelle Forze Armate è spinto dalle seguenti motivazioni:

  • il bisogno di aiutare
  • creare un’immagina positiva di sé, sentendosi utili al prossimo
  • sentirsi responsabili per ciò che è accaduto

In questo lavoro un altro motivo per cui prevale la motivazione interna è la consapevolezza della scarsa motivazione estrinseca che si può ricevere. Infatti, la retribuzione data è molto scarsa rispetto alle mansioni e alla pericolosità a cui gli individui che svolgono queste professioni si sottopongono ogni giorno. La motivazione deve pertanto essere continuamente alimentata per fare in modo che ogni lavoratore sia soddisfatto delle sue mansioni e non ricada in uno stato di stress.

Una teoria sulla motivazione che riguarda la soddisfazione e insoddisfazione lavorativa emerge dalle ricerche di Herzberg.  Lo studioso ha elaborato la “Teoria dei due fattori” attraverso la quale vengono proposti due tipi diversi di bisogni che agiscono sull’individuo in modo differente, uno di questi è relativo ai fattori di igiene e l’altro ai fattori motivazionali.

I fattori di igiene riguardano la retribuzione, le condizioni e la sicurezza sul lavoro; se questi non vengono appagati si causa insoddisfazione. Nel momento in cui vengono invece garantiti, portano all’assenza di insoddisfazione ma non alla completa soddisfazione. Quindi questi fattori non sono sufficienti per portare alla soddisfazione completa e alla motivazione del lavoratore.

I fattori motivazionali riguardano il riconoscimento, le opportunità di carriera e le possibilità di crescita nel ruolo. Secondo Herzberg sono questi i fattori che, quando vengono soddisfatti, agiscono a sostegno della motivazione dei dipendenti.

La loro mancanza non produce insoddisfazione se i fattori igienici vengono appagati.
Rispetto ai fattori sopracitati quelli che spingono i lavoratori delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine ad essere soddisfatti del loro lavoro sono primariamente i fattori motivazionali.

Infatti, sebbene manchi l’adeguata retribuzione e spesso i soggetti sono esposti a situazioni pericolose, essi possono contare sulla possibilità di crescita a livello personale e sulle varie opportunità di fare carriera presenti all’interno dei loro organi amministrativi.

Spesso questo non basta, perché non bisogna dimenticare che ogni motivazione è caratterizzata da un bagaglio emozionale che nel tempo può diventare causa di stress e Burnout.

Cari amici, nei prossimi articoli andremo a parlare di quali sono i fattori principali di stress e quali i fattori scatenanti del fenomeno del Burnout. Condividete l’articolo con amici e colleghi. Buona lettura!

Ultime notizie